Sofia Kovalevskaya

 

 
V. BRISE' RUSSO IN AVORIO TRAFORATO. SU UNA GUARDIA IL SIMBOLO IMPERIALE IN ORO, SULL'ALTRA IL MONOGRAMMA DELLO ZAR ALESSANDRO III IN ORO CON DUE PICCOLI DIAMANTI INCASTONATI SULLA CORONA. ARCHETTO IN AVORIO. DATA LA PARTICOLARE VENATURA, E VISTO CHE NELLA RUSSIA DEL SECOLO XIX NON ERA INUSUALE PRODURRE VENTAGLI ADDIRITTURA IN AVORIO DI MAMMUTH A SEGUITO DEI COPIOSI RITROVAMENTI, NON E' ARDITO SUPPORRE CHE QUESTO STESSO ESEMPLARE SIA DI TALE MATERIALE. ESSO PROVIENE DALLA FAMIGLIA DI SOPHIA KOVALEVSKAYA (1850/1891), FIGLIA DI ELISABETTA FEDOROVNA, E PROBABILMENTE LE E' APPARTENUTO. E' STATO DONATO COME ONOREFICENZA DA ALESSANDRO III (IMPERATORE DAL 1881 AL 1894). GIUNGE ACCOMPAGNATO DA UNA FOTO, FIRMATA DALL'AUTORE KARAMAZOV, (CON STUDIO IN SOFIA - BULGARIA) E CON UNO SCRITTO SUL RETRO, DATATO 1915 E FIRMATO "SOFIA", CHE RECITA COSI': "QUESTA FOTO E' STATA SCATTATA IN RICORDO DEL MIO SECONDO VIAGGIO DI STUDIO E SPECIALIZZAZIONE AL DI FUORI DELLA RUSSIA". SAPPIAMO CHE SOFIA KOVALEVSKAYA, DI NOBILI ORIGINI, FU UNA GRANDE STUDIOSA DI MATEMATICA E FU LA PRIMA DONNA AD OTTENERE UNA CATTEDRA UNIVERSITARIA. EBBE UNA FIGLIA CHE CHIAMO' ANCH'ESSA SOFIA (CHIAMATA CONFIDENZIALMENTE "FUFA") E CHE NACQUE NEL 1878. POTREBBE QUINDI TRATTARSI DELLA FOTO DI QUEST'ULTIMA, CHE FU STUDIOSA DI FISICA. UN RAMO DELLA FAMIGLIA SI TRASFERI' IN BULGARIA DOPO LA RIVOLUZIONE RUSSA DEL 1917. 1885/1890. CM. 18. MAX APERT. CM. 27. STECCHE 10+2.